Due nembresi sul Naga Parbat
12,57 la vetta è raggiunta. È il 19.8.1981.
A. Fassi, L. Rota, B. Scanabessi raggiungono la cima del Nanga Parbat mt.8126, con la spedizione alpinistica “Città di Bergamo 1981”
È la 3^ ripetizione della Via Kinshofer, la 1^italiana versante NNO nella valle del Diamir, con nuova variante alla vetta.
Il che non è poco per essere la 9^ montagna più alta, non avendo portatori d’alta quota e non usando ossigeno.
Molti di noi il Nanga Parbat lo conoscono per i racconti di R.Messner, che visse la sua personale tragedia con il fratello Gunther nel 1970, e che ne effettuando poi nel 1978, la prima solitaria. E la prima salita? H.Buhl nel 1953 che scelse il versante Rakhiot a nord-est. Chi non ricorda la prima salita invernale nel 2016 effettuata da un altro bergamasco: Simone Moro con Alex Txikon e il pakistano Ali Sadpara?
L’11 luglio si mettono in viaggio da Milano i 16 i componenti con loro anche Mario Carrara, altro nembrese doc. Augusto Zanotti ne fu il capo spedizione.
La spedizione che dovette fare i conti con alcune disavventure: una piccola parte del materiale perso nell’avvicinamento, un sasso che colpisce alla mano Manganoni fratturandogli il mignolo, le bufere di neve e vento violentissimo, la difficile gestione dei portatori di bassa quota, il principio di congelamento ad Azzoni.
Il 5 settembre rientro a Linate, dove ad aspettarli c’erano il Sindaco di Bergamo, Giorgio Zaccarelli e il Presidente del CAI di Bergamo Antonio Salvi, a conferma dell’importanza del risultato ottenuto dalla spedizione.
Una pillola di storia dell’alpinismo nembrese, e non solo.