Pionierismo sulle Orobie

Il massiccio della Presolana

Partiamo dalla Presolana: La Regina

“Maestosa appare al viandante che si aggira nelle pianure del Serio….e si manifesta in tutta la sua bellezza”

così descrive la Presolana, Antonio Curò, nel bollettino CAI Vol. V - 1870/1871. 

Quando si parla genericamente di Presolana, si intende la Presolana Occidentale, più conosciuta come “la Regina”. 

Da dove ha origine il nome Presolana?? 

Silvio Saglio autore della guida Prealpi Comasche, Varesine, Bergamasche del 1948, indica che secondo alcuni storici, Carlo Magno, re dei Franchi, scese in Italia nell’anno 773 d.C. per impadronirsi del regno dei Longobardi. Entrò in Val Camonica sconfiggendo le truppe locali, guidate da Cornelio Alano. Questo fuggì alla Corna di Polzone, dove fu catturato. Da allora, indica sempre il Saglio, prese il nome di Presolana dove “fu preso Alano”

CuròFrizzoni
Il 3 ottobre 1870 Antonio Curò con Federico Frizzoni e il “tagliapietre di Castione” Carlo Medici, raggiunsero per la prima volta la vetta. Una salita iniziata “ alle 5,15 lasciando la comoda cantoniera del Giogo” accompagnata, anche allora, dalla “caligine” (la nebbia) che Carlo Medici definiva “quella maledetta roba”

Il racconto di Antonio Curò prosegue evidenziando la “destrezza” della loro guida che, con maestria usava una corda da 16 mt. ”Seguendo l’esilissima cresta a cavalcioni, con una gamba penzolante verso la Val di Scalve”. Alle 11,00 raggiunsero la vetta. Per festeggiare “ fù vuotata la bottiglia di ottimo Barolo, poi eretto il tradizionale ometto di pietra…, sotto il quale collocammo la bottiglia, e in questa un biglietto con i nostri nomi e la data dell’ascensione”. Nello stesso giorno fu rilevata anche l’altezza: mt. 2549. Come? con il barometro aneroide, uno strumento che fornisce la misura della pressione atmosferica fondandosi sulle sue variazioni. Oggi l’altezza è definita in mt.2521.

Il Prof. Curò indica anche che “l’esilissima cresta in direzione est-ovest, che sale dal Val Surio, si rialzava ad una vetta” dove “ivi un uomo di pietra dimostrava che quel punto era stato altre volte raggiunto”. La vetta già raggiunta è la Presolana di Castione.  

Un’altra data significativa, da ricordare, è il 4 ottobre 1888: il Prof Achille Ratti, futuro Papa Pio XI, raggiunse la vetta della Presolana Occidentale!

Ad Antonio Curò, fondatore e primo Presidente della nostra Sezione, va il merito di aver esplorato la Presolana dai vari versanti. Nell’agosto del 1893 insieme a Luigi Pellegrini, la Sig.ra Maria Pellegrini – Cossa, Tomaso e Giacomo Maj di Colere raggiunse la vetta della Presolana Orientale lungo il canalone delle Quattro Matte, salendo da Colere. Cima già raggiunta da Sud nel settembre del 1875, da E. Torri e A. Baroni.

A marzo dello stesso anno, veniva salita anche La Presolana Centrale, da L. Brioschi  accompagnato da Carlo Medici e da F. Imseng di Macugnaga. L’ itinerario è oggi considerato la via normale.

E la Nord della Presolana Occidentale??

Diversi tentativi furono fatti. A.Curò con la guida Antonio Baroni ci provarono, ma lo stesso ci ricorda che “per un’intera giornata, a piedi scalzi, cercammo una via di passaggio: fummo respinti”. Antonio Baroni, con Carlo Medici e Luigi Pellegrini fecero un altro tentativo “ma dovettero una seconda volta retrocedere” .Lo spirito dell’avventura e il desiderio di esplorare di A. Curò, lo portarono alla ricerca di una via di salita, e ricorda che “conobbi per caso tre arditi arrampicatori, i fratelli Bendotti di Colere”. Era il 1899. Uno di questi, Manfredo Bendotti, “ebbe la buona idea di tentare la montagna in discesa”.

NormaleIl 17 agosto Antonio Curò, con L. Albani, L. Pellegrini condotti da Manfredo Bendotti, salì il versante Nord della Presolana Occidentale, raggiungendo la vetta.

“L’ottenuta rivincita, dopo lo smacco di qualche anno prima dovuto subire,… ci liberò da un vero incubo, che mescolava sempre un po’ di amaro all’esito delle nostra modeste imprese nelle Prealpi Bergamasche”

Così conclude Antonio Curò il racconto della salita, pubblicato sulla Rivista Mensile del C.A.I. del Novembre 1899.

Non possiamo però dimenticare l’alpinismo moderno sulla Presolana. Da Sud a Nord da Est a Ovest. Il bellissimo calcare ha attirato diversi alpinisti, che hanno tracciato in questi ultimi anni, grazie alla loro fantasia, salite per tutti gli alpinisti.

Quanti sono gli itinerari di arrampicata sul massiccio della Presolana? Nella guida “il Massiccio della Presolana” pubblicato nel 1987 pubblicato da Walter Tomasi, ne segnalava 104. 

Oggi possiamo quantificarne oltre le 160!! Un bel numero, ma nel maestoso massiccio della Presolana c’è ancora spazio sia per riscoprire classici itinerari dimenticati, sia per nuove salite.

“Conoscere e desiderare non basta, bisogna realizzare e fare” (Leonardo da Vinci)

Le frasi In corsivo sono tratte da “Pionierismo sulle Orobie”  di A. Gamba e A. Leonardi. Edz. Bolis – Club Alpino Italiano Sez di Bergamo 1993

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